XVIII Legislatura – Tornata del 27 febbraio 1894
«Avuto riguardo alla energia di Sua Eccellenza Crispi, nutro fiducia che i lavori incominceranno in questo inverno.»
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quel che l'onorevole Crispi ha fatto in Sicilia, non si sarebbe, con questo, dimostrato che ha fatto bene: perchè non tutto quello che si ha diritto
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Ora, che cosa farà l'onorevole Crispi?
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Mi pare che l'onorevole Badaloni abbia detto: voi avete colpito la libertà. No, la libertà non l'ha colpita l'onorevole Crispi, la libertà l'hanno
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Crispi presidente del Consiglio. Vi sono io per tutti.
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Crispi presidente del Consiglio. E lo faremo.
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l'onorevole Crispi ha fatto, prima dello stato di assedio e dopo lo stato d'assedio, in Sicilia e a Massa Carrara, e della politica che specialmente è stata
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presente, e l'onorevole Crispi ha risposto: ci sono io per tutti!
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È a questo punto che io domando: Onorevole ministro Crispi, voi, che prima di salire, con tanto consenso di auspicii, al potere, eravate stato in
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d'assedio. Che questo decreto sarebbe stato affisso, l'aveva desunto da parole cortesi e franche che l'onorevole Crispi aveva avuto la bontà di dirmi la sera
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memorandum diretto al presidente del Consiglio e firmato da alcuni degli amici più cari all'onorevole Crispi, da qualche vecchio patriota che ha avuto con
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avrebbe dovuto concepire la mente ardita dell'onorevole Crispi, fosse andato a sussidiarne l'opera nell'isola.
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Crispi presidente del Consiglio. Li imputa Lei!
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Crispi presidente del Consiglio. No, non ho organi io!
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Il “Giornale di Sicilia”, dunque, non sarà stato l'organo dell'onorevole Crispi, ma lo si è sempre considerato, nei momenti di fortuna e di sfortuna
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dell'isola, ed organo per molto tempo dell'onorevole Crispi…
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Del resto, voi, onorevole Crispi, avete sciolti in Sicilia tutti i Pasci dei lavoratori, avete arrestato su vasta scala, tanto che le carceri non
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Vedete dunque, onorevole Crispi, che le mie obbiezioni a quanto è stato fatto politicamente nei momenti gravi, che hanno scosso il sentimento del
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gravissima, la quale da coloro, che erano i progenitori di quelli che l'onorevole Crispi nel suo discorso del 20 novembre 1892 a Palermo ha chiamato «i
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Io mi limito a questo accenno sintetico, perchè non voglio entrare in dettagli, ma mi basta di richiamare la vostra attenzione, onorevole Crispi
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Quando credeste voi, onorevole Crispi, che il 3 gennaio fosse giunto il giorno in cui esplicare l'azione del Governo, in quel giorno la dovevate
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Non intrattenendomi su altri provvedimenti sento però il dovere di dichiararvi fin da questo momento, onorevole Crispi, che non sarebbe affatto
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Onorevole Crispi, come Ella vede, è stata mia la colpa se quella ferrovia non è stata concessa: essa sarebbe già costruita dalla Società Sicula se io
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; indi cadde l'intero Ministero Crispi, e quello che lo seguì, non avendo fatto la promessa, comprese quella linea nel numero di tutte le altre
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Onorevole Crispi, io ho sentito l'altro giorno dire, non ricordo da quale oratore, che lo stato d'assedio potrebbe produrre la rivoluzione in Italia.
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Crispi presidente del Consiglio. L'accetto.
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Crispi presidente del Consiglio. Sta bene.
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Accademia della crusca
